IL CORONAVIRUS SULLE SUPERFICI DI ALLUMINIO

Data la situazione attuale siamo convinti possano essere di estremo interesse le informazioni ricevute da AITAL in merito ad una una pubblicazione di The Aluminum Association( Associazione statunitense dell’alluminio, del 4 maggio u.s.)

(QUI il documento originale)

 

IL CORONAVIRUS SULLE SUPERFICI DI ALLUMINIO

– E’ confermato che la trasmissione dell’infezione per contatto con le superfici è
da considerarsi da rara a inesistente

– Sono stati effettuati studi di persistenza sui coronavirus pre-COVID-19

– Le condizioni di laboratorio per la persistenza superficiale possono differire
dalle condizioni effettive

Valutazione di persistenza dei virus

Fino ad oggi diversi studi hanno valutato la persistenza del coronavirus su superfici metalliche, tra cui l’alluminio. Un importante studio condotto nel 2000 aveva messo in evidenza che il coronavirus non persisteva sulle superfici di alluminio oltre le 2-8 ore dal contatto* e questo risultato è stato recentemente confermato in una più ampia revisione della ricerca condotta sull’argomento** nel 2020.

La sperimentazione è stata eseguita a 72°F (circa 22°C) e 40% di umidità relativa, essendo comunque a conoscenza del fatto che i tempi di persistenza coronavirus sulle superfici possono essere significativamente influenzati dalla temperatura e dall’umidità, con tempi di persistenza generalmente più lunghi su superfici più fredde e umide.

Inoltre, lo studio di riferimento è stato eseguito sui coronavirus prima della comparsa del coronavirus che genera COVlD-19, SARS-CoV-2, e ulteriori risultati sulla persistenza) di persistenza del coronavirus su superfici dure come l’alluminio saranno resi disponibili una volta noti.

Trasmissione e rischio

Il potenziale di trasmissione del coronavirus che genera COVID-19 per contatto con oggetti di uso quotidiano (compresi quelli in alluminio) è stato stimato come (con un indice) da basso a molto basso da diverse valutazioni del rischio specifico condotte da organizzazioni di ricerca nazionali*** e internazionali****. La trasmissione dell’infezione a un’altra persona appare possibile se lo starnutire/tossire di un individuo infetto deposita materiale virale su una superficie e quindi la mano di un’altra persona viene a contatto con quella superficie e poco dopo portata a contatto con le membrane mucose della bocca, del naso o degli occhi. Tuttavia, diversi ricercatori, tra cui la FDA degli Stati Uniti e l’Istituto tedesco di valutazione del rischio, hanno riferito che non ci sono state trasmissioni confermate fino ad oggi attraverso questo potenziale percorso.

Pulizia e disinfezione

Una varietà di prodotti ampiamente disponibili si è dimostrata efficace nella pulizia e nella disinfezione del coronavirus sulle superfici (tra cui sull’alluminio) tra cui sapone e acqua, salviette disinfettanti e soluzioni di spruzzo chimico. L’EPA mantiene un elenco di disinfettanti approvati che sono efficaci a distruzione coronavirus*****. Se l’aspetto della superficie è un problema, prima dell’applicazione del prodotto una piccola area della superficie deve essere pulita/disinfettata per avere la certezza che l’aspetto della superficie post-trattamento sia accettabile.

BIBLIOGRAFIA:

*         Journal of Hospital Infection, September 1, 2000
**       Journal of Hospital Infection, March 20, 2020
***      FDA Guidance for Consumers on Food and Packaging Safety
****    German Institute for Risk Assessment – Coronavirus Assessment
*****   EPA List of Approved Disinfectants
www.aital.net